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CHE I SOGNI SIANO SCELTE

Di Emanuele Loconte

13 Maggio 2017- Emanuele Loconte e Elisa Marangio per Master Coach Italia

Se la missione del Coaching è quella di credere nel potenziale umano e nella possibilità di utilizzarlo per esprimere la propria eccellenza, uno degli obiettivi da prendere di mira è senza dubbio quello di scoprire il proprio Talento e poi orientarlo.

Il 4/5/6 Maggio, Elisa Marangio ed Emanuele Loconte (Coach formati da MCI) hanno partecipato all’evento JOB MISSION che si è svolto presso il Centro Commerciale Mongolfiera di Taranto, in qualità di Coach e Referenti di Master Coach Italia, con l’intento di fare della postazione MCI non soltanto una ‘casella aziendale’ in cui imbucare curricula, ma un vero e proprio ‘punto di riferimento’.

Negli ultimi anni il mercato del lavoro è profondamente cambiato: sono cambiate le regole e non solo quelle giuridiche, e la flessibilità nel suo significato più ampio è il concetto guida del lavoro dei nostri tempi.

Di fronte a venti che non possiamo imbrigliare né controllare, inutile ripetersi la convinzione limitante ‘non vi sono possibilità’.

Master Coach Italia ha voluto contribuire con la propria presenza e attraverso la pratica del Coaching ad effettuare un cambio di direzione e a ri-orientare le vele perché i sogni di tanti non restino solo un desiderio, ma diventino una scelta consapevole.

Due i Laboratori di “Orientamento al Talento” sotto la guida dei nostri Coach, sempre attenti al collegamento tra scuola, università, territorio e mercato del lavoro.

A guidare il Laboratorio che ha visto protagonisti i ragazzi dell’IIS MEDITERRANEO di Taranto, il Coach Emanuele Loconte: Il laboratorio è stato organizzato per stimolare il confronto e creare una nuova esperienza. Ho utilizzato strumenti, simulazioni e attività in grado di coinvolgere gli studenti ed indurli a riflettere su come prendere decisioni consapevoli e progettare il proprio futuro. Molti studenti quando si approcciano alla ricerca del proprio talento non si conoscono, non sono in grado di approfondire e di descrivere ciò che li caratterizza. Faticano nell’identificare gli ambiti su cui potrebbero maturare miglioramenti e gli ambiti in cui hanno difficoltà e non riconoscono ciò per cui sono stati apprezzati. La prima difficoltà che incontrano è raccontarsi, descrivere ciò che conoscono, ciò che amano e ciò in cui credono. Ancora una volta al termine del laboratorio ho riscontrato, l’efficacia degli strumenti che il coaching mette a disposizione nell’aiutare a riconoscersi nel proprio talento, che è la missione di Master Coach Italia.”

A guidare il secondo Laboratorio la Coach Elisa Marangio alle prese con una differente età e generazione, quella degli –anta: “Mi capita spesso di imbattermi in persone che, non più giovanissime, prendono coscienza della propria frustrazione e sentono una forte spinta a rimettersi in gioco. La prima regola è non avere paura del cambiamento: i maggiori ostacoli che incontriamo sulla via per trovare noi stessi sono solo e soltanto dentro di noi. Spesso abbiamo paura di cercare ed esprimere il talento perché temiamo il giudizio degli altri, o abbiamo paura di fallire, o non vogliamo correre rischi ed uscire dalla nostra zona di comfort. È una paura che conosco bene, di cui io stessa ho fatto esperienza: ci contraddistingue tutti e ad ogni età. Fare il primo passo è un potente antidoto a questa paura. Durante il Laboratorio, ho utilizzato gli strumenti di Coaching per guidare i presenti alla scoperta dei propri talenti e delle proprie virtù, che è quanto di meglio per ritrovare la fiducia nei propri mezzi e liberarsi delle scorie che rischiano di fare da intralcio al nostro cammino. Una volta fatto questo primo passo e individuata la passione di ciascuno ovvero quel qualcosa che – contrariamente a quanto siamo costretti a fare controvoglia ogni giorno – ci piace veramente, siamo passati a pianificare le azioni da intraprendere per conseguire il risultato desiderato. È stata come sempre una bella esperienza; ancora una volta ho toccato con mano la ricchezza interiore che si cela nell’essere umano e ho provato l’emozione di inaspettate scoperte.”

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