“La fiducia è un sentimento umano che consiste nel presupporre un comportamento o un atteggiamento adeguato alla situazione da parte di altri individui o di sé stessi”.
Ma cos’è per te la fiducia? Hai mai riflettuto sul serio su questa parola alla quale diamo vari significati soggettivi, hai compreso la sua giusta importanza?
Nel mio percorso con in LTC (Libera i tuoi Talenti Club) con Emanuele Loconte, io sono riuscita ad analizzare questa parola per quanto mi riguarda, ed è venuto fuori che per me fiducia è “aprirsi con una persona in un modo quasi intimo”. Basta un secondo perché la fiducia, quella intimità, quel reputare l’altro, muoia completamente e non solo. A volte poi, questa morte della fiducia diventa una macchia d’olio nelle relazioni e non si perde solo fiducia in una persona sola, ma in tutte le altre, per poi venire inevitabilmente smentiti da un altro incontro, da un’altra persona che invece la fiducia la “merita” tutta.
La fiducia ha molte caratteristiche, e nel confronto con i miei coetanei ne sono venute fuori alcune: DIMOSTRAZIONE, AFFIDABILITA’ e SINCERITA’.
Se mi apro con l’altro, se mi faccio conoscere, forse anche l’altro lo farà e la relazione avrà meno proiezioni personali, ma se resto chiusa, se non mi apro, l’altro non sarà mai sé stesso, sarà solo una mia proiezione, qualcosa che non esiste, ed inevitabilmente mi deluderà, uccidendo il senso di fiducia nel prossimo.
Ma queste caratteristiche valgono anche quando parlo di fiducia verso me stessa? Sono abbastanza serena con me stessa da permettermi di aprirmi all’altro e di costruire quell’intimità che arrivi alla fiducia?
Qui subentra un’analisi interiore che ci ha fatti arrivare ad un altro discorso importante: se abbiamo fiducia in noi stessi, possiamo scoprire i nostri talenti e raggiungere gli obiettivi che ci siamo fissati.
Sono interrogativi importanti e credo necessari nel quotidiano quando abbiamo a che fare con gli altri, che siano amici, genitori… L’apertura reciproca è fondamentale, nel bene e nel male, perché ci aiuta a capire chi siamo e chi è l’altro.
In questo mi aiuta tantissimo il percorso di LTC che sto frequentando, dove posso confrontarmi soprattutto quando mi sento “persa” e “vuota”.
Quanto e quando mi fido?
Sabrina Fumarola, 20 anni