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ALLA GUIDA DELLA MENTE

Di Emanuele Loconte

PugliaPress – Ottobre 2017

Con il mental coach Emanuele Loconte alla scoperta delle tecniche per non perdersi nei momenti importanti della vita quotidiana: “Anche il teatro aiuta a superare le paure”.

Quella del mental coach è una figura ancora poco conosciuta. “Non si tratta di uno psicologo. L’attività di coaching è una sorta di collaborazione con i clienti che li porta a stimolare la riflessione attraverso un processo creativo, puntando ad ispirarli per estrarre il massimo dal proprio potenziale professionale e personale. Ovviamente questo tipo di attività ha serie basi tecniche, perché le persone che si rivolgono ad un coach apprendono strategie di azione concrete che gli permetteranno di migliorare le performances e la qualità della propria vita” ci spiega Emanuele Loconte, giovane martinese tra i più attivi in Puglia nel mondo del coaching.

Come funziona questo genere di attività? “Ogni metodologia è personalizzata e parte dal rispetto personale e professionale del cliente”, aggiunge Loconte, “si punta sulla responsabilizzazione per gestire efficacemente la propria vita e il proprio ambito lavorativo, cercando di far comprendere come ognuno di noi sia una persona creativa e piena di risorse”.

Emanuele Loconte è il referente nella città di Martina Franca dell’unica scuola di coaching in Puglia, presso cui ha studiato e si è formato, Master Coach Italia diretta dal coach Pasquale Adamo, che a breve, come afferma Emanuele “aprirà una nuova sede a Taranto e lì sarò in veste di docente”.

“Tutto è iniziato nel 2010, quando mi è stata data la possibilità di scoprire e coltivare il mio talento. Ho cominciato ad avvicinarmi al mondo dei ragazzi e del teatro presso l’Associazione ANSPI Divino Amore, nella quale ho trovato la forza di affrontare i nodi del mio passato e capire di poter essere utile anche ad altri”. Emanuele svolge l’attività di mental coach presso l’Associazione “Voci di scena” di Martina Franca, ed è lì che è possibile comprendere le motivazioni per cui affidarsi ad un coach.

“Molti chiedono quali siano le ragioni per scegliere di lavorare con un coach”, racconta Emanuele, “si può decidere di colmare lacune di consapevolezza o fiducia, di trovare un modo per ottenere risultati più rapidamente, di relazionarsi con gli altri in modo efficace o per invertire la direzione delle scelte prese nel lavoro o nella vita privata. Alla base di tutto c’è il bisogno o il desiderio di essere meglio organizzati e di sapersi gestire in modo più consapevole”.

Così può essere utile collaborare con un coach per imparare a gestire i momenti importanti, quelli in cui si deve parlare in pubblico o fronteggiare delle responsabilità gravose. Momenti particolari, nei quali spesso non siamo in grado di decidere come comportarci, rischiando di alzare oltre misura la soglia di errore.

A parte la sessione di allenamento mentale, individuale o di gruppo di cui si occupa il coach presso l’Associazione Voci di Scena, un ruolo molto importante è ricoperto dal teatro. “Da sempre il teatro rappresenta una possibilità di misurarsi con sé stesso e con le proprie paure per superarle. Io per primo recito e rivesto un ruolo attivo. Non sono trincerato dietro la parola docente, ma sono con i ragazzi, sul palco, con le loro paure”.

Proprio così, Emanuele non è il docente vecchio stampo diviso dagli alunni da una cattedra o da un copione, Emanuele è un coach nell’accezione più positiva del termine. È colui che aiuta a riconoscere i vari limiti personali e superarli tramite un percorso guidato e creato ad hoc per il singolo individuo.

L’innovazione di questo progetto diretto dal mental coach Emanuele Loconte è l’inserimento all’interno del teatro del metodo del coaching. Il teatro sin dai tempi antichi rappresenta un modo per favorire l’aggregazione, l’inserimento sociale e la socializzazione. Queste basi non sono state modificate, ma sono stati inglobati gli elementi caratterizzanti e basilari del coaching. “Ho scelto di avviare questo percorso qui a Martina, perché è la mia città. Oltre all’attività classica di coaching rivolta agli adulti ed ai professionisti, avevo il desiderio di creare un centro di aggregazione giovanile e non solo”.

Adulti e bambini hanno quindi uno spazio in cui poter sviluppare attività mirate o sinergiche tra loro. Chi ha detto che il teatro ed il coaching non possano esser utili per i bambini? Quanti di loro trascorrono i pomeriggi chiusi in casa in compagnia di tablet o pc?

Oppure guardano per ore la televisione in silenzio senza interagire con il mondo esterno?

Nell’età scolastica queste malsane abitudini potrebbero causare nei bambini problemi di socializzazione che un buon corso di teatro ed un qualificato professionista potrebbero aiutare a risolvere. E perché frequentare questa associazione quando ormai si è nella fase della ribellione per eccellenza, quella della sovversione alle regole, l’adolescenza? Semplicemente perché anche i ragazzi hanno bisogno di una guida, di un posto in cui rifugiarsi per conoscere e capire sé stessi rapportandosi con gli altri. Cercando di allontanarsi dalla tecnologia che porta all’isolamento ed avvicinarsi a scoprire che il mondo reale regala emozioni più forti e vere, che uno smartphone non potrà mai regalare.

“Cerco di trasmettere ai miei ragazzi una visione attiva della vita, in cui sono protagonisti e non passivi spettatori”, spiega coach Loconte. Già, perché per Emanuele i bambini, gli adolescenti, gli adulti non sono un numero ma degli esseri umani, ognuno speciale a proprio modo. Ed è per questo motivo che è necessario aiutarli a cercare e custodire il proprio essere, evitando di perdersi per percorsi bui.

Ma il teatro ed il coaching non fanno assolutamente distinzione di età, non discriminano coloro i quali -hanno superato l’adolescenza da qualche anno. Anche nell’età adulta si può aver bisogno di una guida, che mostri come affrontare una conferenza, una nuova offerta di lavoro, delle nuove situazioni.

Emanuele vi aspetta il prossimo 26 novembre a Taranto, per l’open day dell’Associazione ‘Coaching to fly’ oppure tutti i giorni presso l’Associazione Voci di Scena, vi accoglierà con il suo sorriso disponibile e vi farà sentire speciali ed unici semplicemente guardandovi.

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