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SOGNA DI DIVENTARE TE STESSO

Di Emanuele Loconte

Emanuele Loconte per Master Coach Italia – 23 Gennaio 2017

Quanti di voi hanno un sogno?  Un gruppo di teenagers, dinanzi a questa domanda, ha mostrato insicurezza e solo qualcuno a stento ha provato ad alzare la mano e rispondere. Ecco che davanti a questa domanda speciale, la parola “magica” è Orientamento alla Vita. L’adolescenza è un momento fondamentale per lavorare sull’atteggiamento e la forza interiore di una persona.

Proprio in quegli anni abbiamo la capacità di apprendere molto velocemente qualsiasi cosa.
Di assorbire esempi significativi in grado di cambiare completamente la nostra vita. Ecco perché è fondamentale vivere esperienze positive. La questione è che molti ragazzi e ragazze, purtroppo, finiscono con l’incontrare enormi difficoltà quando devono scegliere.

Così, non riescono a valorizzare i propri talenti e avvantaggiarsene per costruire poi una vita di successo (personale e professionale). Se c’è una cosa che ho imparato nel mio percorso è che in ognuno esiste un punto accessibile al “bene”, una chiave che apre il cuore e permettere di incontrare il Talento. Il Coaching è sicuramente la via che permette di acquisire strumenti per trovare la chiave giusta nel mazzo. Il lavoro di ricerca di questo punto accessibile vale in misura forse maggiore per i teenagers, poiché spesso le loro scelte sono condizionate da fattori esterni, più che interni. Ed ecco che il Coach aiuta a tracciare il proprio sentiero partendo dall’ascolto della propria energia.

IL PROGETTO: ORIENTAMENTO ALLA VITA

È stato proprio questo il lavoro effettuato dal Coach che conduce i ragazzi a lavorare su sé stessi, sulle proprie passioni, le proprie capacità e nel cercare di assumere l’atteggiamento mentale più adeguato nel rispetto dei propri sogni. In questo progetto, abbiamo trovato ragazzi per la maggior parte confusi. Giovani che affidano le proprie scelte ad altri (per esempio, amici, parenti, cugini) oppure, a fattori statistici (per esempio, lasciarsi condizionare dalle professioni che “adesso” sono tra le più richieste). Tutto ciò porta a compiere le proprie scelte fuori da chi si è veramente.

In questo modo, i ragazzi rispondono ad esigenze esterne (i consigli degli altri), oppure alle paure (le professioni più richieste). Piuttosto che rispondere alle proprie passioni, ai propri sogni e alle proprie inclinazioni naturali (il talento!) Se è vero, allora, che chi ben comincia è a metà dell’opera, è vero che dobbiamo dare l’opportunità alle nuove generazioni di poter cominciare a scegliere BENE fin dalla tenera età!

Un percorso che ha permesso di attivare un processo di allenamento per sbloccare e aumentare il potenziale.

Un potenziale che se portato avanti dai ragazzi, anche dopo la scuola, consentirà scelte più consapevoli e un futuro di realizzazione.

Mi piace pensare che alla domanda “Chi vuoi diventare?”

Tutti gli alunni protagonisti del percorso potranno rispondere ME STESSO!

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